lunedì 12 dicembre 2016

Associazione Parkinson Insubria di Novara: accanto ai malati e ai famigliari


La prima a sinistra è la presidente Adriana Rossi; al suo fianco Cesare Ponti, presidente della Fondazione Comunità del Novarese onlus e Giuseppe Nobile, presidente FCN

Un’associazione con una storia ancora breve, ma con un percorso già molto importante, soprattutto per quanto sta facendo per tutti coloro che, ogni giorno, si trovano a fronteggiare personalmente, per famigliari o anche per amici, il Parkinson, malattia neurologica degenerativa più diffusa dopo l’Alzheimer.
Una patologia che colpisce mediamente persone al di sopra dei 50 anni, con una lieve prevalenza tra gli uomini. Dati recenti segnalano una presenza in Italia di 400mila malati, con casi nuovi ogni anno tra gli 8 e i 10mila.
E’ l’Associazione Parkinson Insubria sezione di Novara (As.P.I.), presieduta da Adriana Rossi e attiva in città da otto anni circa. «La fondazione vera e propria - spiega la presidente – risale al 2008. Abbiamo poi iniziato a lavorare concretamente, portando avanti progetti e iniziative, a partire dal 2009. Il nostro obiettivo è quello di aiutare i malati di Parkinson e i famigliari. Molti dei nostri soci sono anch’essi malati, altri sono famigliari e amici, che hanno voluto aderire al nostro progetto». Una realtà che si è iscritta all’anagrafe delle Onlus nel febbraio 2009 e che poi è stata registrata nell’ottobre 2011 anche alla sezione provinciale di Novara del Registro regionale delle organizzazioni di volontariato. Come si legge anche sul sito dell’associazione (http://parknov.sitiwebs.com/page3.php), è stata fondata grazie all’iniziativa dei medici della Clinica universitaria neurologica dell’ospedale Maggiore e all’aiuto di altri volontari della sezione varesina dell’As.P.I.
«Siamo presenti soprattutto sul territorio di Novara e dei comuni limitrofi – continua Rossi – Facciamo parte dell’Associazione Parkinson Insubria con le sezioni con sede a Cassano Magnago, Legnano e Varese. Molti i nostri obiettivi, tutti in una stessa direzione: mettere al centro il malato di Parkinson. Cerchiamo di andare incontro alle loro necessità, così da migliorarne la qualità di vita. Non solo. Diamo sostegno e supporto informativo ai famigliari, con incontri, iniziative, eventi di sensibilizzazione. Siamo attivi, inoltre, con richieste e proposte alle Amministrazioni locali, per portare a dare vita a servizi e prestazioni migliori e più consoni a un malato di questa patologia». In tema di sensibilizzazione, convegni, incontri, volti ad approfondire e far conoscere i diversi aspetti della malattia, tanto sotto l’aspetto riabilitativo quanto su quello medico-terapeutico, «incontri – rileva la presidente – in cui spesso intervengono medici conosciuti, che illustrano le ultime novità». L’associazione lavora a stretto contatto anche con i presidi ospedalieri dedicati. «L’obiettivo è accompagnare i malati e i famigliari, alleviando, nel possibile, ogni problema, ogni difficoltà».


Alla Run for Parkinson's edizione 2016

Diverse le attività andate in scena durante il 2015. L’Associazione ha preso parte a due mercatini, occasione per farsi conoscere maggiormente ai novaresi. «E’ continuata poi la ginnastica adattata, che svolgiamo due volte alla settimana – riferisce Rossi – in due palestre diverse, all’Alcarotti e al Terdoppio, per offrire maggiore possibilità di frequenza ai soci. Siamo riusciti anche a presentare due progetti alla Fondazione Comunità del Novarese onlus, che li ha approvati e che quindi ci darà una mano a sostenere alcune spese. In primavera ci sono stati una serie di gruppi d’incontro, sia per i malati sia per i famigliari, guidati da una psicologa. Abbiamo proseguito negli incontri settimanali del lunedì ed è continuata la sinergia con i medici di riferimento. Un risultato importante è stata la convenzione che abbiamo ottenuto con l’ospedale, un protocollo che ci permetterà di far conoscere la nostra realtà a chi frequenta il nosocomio novarese». L’As.P.I. dispone anche di un fisioterapista che offre prestazioni a domicilio a prezzi contenuti. Sono state stipulate convenzioni con negozi ed enti per ottenere sconti e agevolazioni. Per il 2016 sono state replicate queste stesse attività e l’associazione ha preso parte, come ogni anno, alla Giornata nazionale del Parkinson, in programma l’ultimo sabato di novembre. Per l’occasione si è svolto un importante convegno.
Tra gli eventi principali anche la Run for Parkinson’s, che anche quest’anno ha registrato un ottimo risultato di partecipanti.

Rossi e l'ex assessore Pirovano con i vincitori della Run for Parkinson's 2016
Un anno, il 2016, che ha visto un’importante crescita tra i soci: «Siamo ormai oltre un centinaio. Soci che sono anche volontari. Quelli attivi sono poi mediamente una trentina». Questi i riferimenti dell’associazione: 032156303; 3332136239 e parkinson.novara@gmail.com.

Monica Curino

Sei anni di "Tenda di Sara": a Novara un aiuto all'infanzia e alla maternità


Ha recentemente tagliato il traguardo dei sei anni di vita e, ogni giorno, cresce ed è a disposizione di chi – nella città di Novara e non solo – vive in difficoltà.
Stiamo parlando de la “Tenda di Sara”, centro polivalente di sostegno alla maternità e all’infanzia e a favore di chi vive in difficoltà, edificio che ha sede in via Azario 4, in pieno centro città. La struttura è stata inaugurata il 12 settembre del 2010 e mano mano si è arricchita di azioni a favore del prossimo.
Nelle scorse settimane è stato celebrato questo importante traguardo dei sei anni di vita. Una giornata in cui è stata apposta anche una targa per ringraziare Antonio Gonella, che donò la casa alla parrocchia di S. Eufemia per opere di bene, nella stessa occasione si è salutato don Federico Sorrenti, coadiutore delle Parrocchie Unite del Centro città, che all’interno della “Tenda di Sara” ha operato e che, dal primo settembre, è diventato parroco di Cerano.



A introdurre il pomeriggio, don Natale Allegra, parroco delle Parrocchie Unite del Centro città. Presente anche Daniela Sironi, responsabile della Comunità di S. Egidio, realtà attiva alla “Tenda” sin dall’inizio con l’Ambulatorio di Pronta accoglienza (per il quale c’erano la responsabile, suor Carla Miloni, suor Candida, tanti volontari e Mercedes Landires, anche responsabile amministrativa dell’edificio) e alle Parrocchie del Centro.
«Oggi – ha detto don Allegra – siamo a celebrare tre momenti importanti: i sei anni della struttura, la posa nell’androne di una targa di ringraziamento per Antonio Gonella e il passaggio di don Federico, che è stato con noi 13 anni, a Cerano. Abbiamo fortemente voluto la targa per il signor Gonella, che, a metà anni ’80, ha donato questa casa affinché la utilizzassimo a scopo educativo, che potesse servire all’attività dell’oratorio e a compiere attività benefiche. E’ quanto stiamo riuscendo a fare dal giorno dell’inaugurazione. Tutti gli anni celebriamo una messa in suo onore e della sua famiglia. Con la targa vogliamo ringraziarlo ulteriormente. Questo centro, reso possibile grazie alla sua donazione, ha un carattere molto innovativo, sin dai suoi inizi».



A spiegare la storia della “Tenda di Sara”, Sironi: «L’inaugurazione risale al 2010, ma il lavoro e la volontà di aprire questa struttura risale ad altri sei anni prima. Era un luogo che volevamo diventasse un posto dove la gente potesse crescere, superare le difficoltà e costruire la sua vita – ha detto - Ecco che così ci siamo occupati di bimbi e mamme, passate per “Casa Elisa”, appartamento che è stato gestito dalla Comunità per minori Santa Lucia sino a circa un anno fa (l’istituto di via Azario 18 ha operato sin dall’apertura all’interno della “Tenda”, poi, disponendo di un altro spazio, l’attività si è spostata in un’altra sede, ndr). Le Parrocchie Unite del Centro si occupano del catechismo e di seguire i ragazzi dell’oratorio. Noi all’interno della casa abbiamo le lezioni della scuola d’italiano e nell’alloggio prima gestito dal Santa Lucia, ribattezzato la “Casa di pace”, ospitiamo profughi siriani, che accogliamo con i corridoi umanitari di S. Egidio. E’ una casa che dà opportunità a genitori e bambini. Sei anni vissuti senza clamore, nei quali abbiamo aiutato chi era in difficoltà. Un ricordo, in quest’occasione, va a suor Nemesia. Senza di lei non avremmo potuto fare molto. E’ stata una ‘spalla’ importante nel portare avanti questo progetto insieme a Emanuela Rossi, all’epoca direttrice della Comunità Santa Lucia e a don Allegra e a molti altri, che hanno creduto nel progetto».



L’Ambulatorio di pronta accoglienza si occupa invece del Centro per l’infanzia Santa Giovanna Antida, che si trova al piano terra della casa e che si occupa di distribuire alimenti, vestiario, latte per i bambini, giochi, passeggini e quanto viene donato alla struttura. Si occupa di piccoli tra 0 e 3 anni e 11 mesi e aiuta le mamme. «Dal 2010 abbiamo distribuito vestiario e giochi ad almeno 10mila bimbi – spiega Landires – 1.800 ne abbiamo aiutati quest’anno. Per il servizio di distribuzione latte e pannolini sono 7mila i piccoli aiutati, 1.500 solo quest’anno. La nostra è un’attività continua. Insieme aiutiamo chi vive nel disagio».




Monica Curino

lunedì 7 novembre 2016

"Amici di Shalom", da sempre accanto agli ospiti della Casa Alloggio di Ponzana di Casalino

Un cammino, sin dalla sua nascita, parallelo a quello di Casa Shalom, la struttura che a Ponzana di Casalino, dall’aprile del 2002, segue e accoglie persone colpite dall’Aids. Soprattutto quei malati che non abbiano punti di riferimento famigliari o abitativi e che non necessitino di particolari cure ospedaliere, ma che abbiano l’urgenza di un’ospitalità anche solo per periodi brevi.
E’ quello che guida, da ben 13 anni (traguardo tagliato a ottobre), l’attività di una significativa realtà del volontariato novarese. Stiamo parlando dell’associazione “Amici di Shalom”, presieduta da Elsa Occhetta e nata nell’ottobre del 2003.


Obiettivo dell’associazione, fornire un aiuto concreto a don Dino Campiotti, fondatore di Casa Shalom. Una vita, dunque, quella degli “Amici di Shalom”, che corre parallela a quella della casa alloggio immersa tra le campagne novaresi. Una struttura, la cui storia ha origine nel 1996, quando la Diocesi di Novara e l’Istituto di Sostentamento del Clero, ognuno per la sua parte, cedono in comodato d’uso gli edifici e l’area circostante all’associazione Comunità Villa Segù Onlus per insediarvi una casa alloggio per malati di Aids. Si affida l’incarico di stendere il progetto della casa allo studio dell’architetto Pio Occhetta e nella primavera del 2002 il sogno si concretizza e, alla presenza dell’allora vescovo, monsignor Renato Corti, Casa Shalom inizia ad accogliere i suoi primi ospiti.
«Il prossimo anno Casa Shalom – spiega Elsa Occhetta – compie 15 anni di vita. L’associazione è nata poco dopo l’apertura e quest’anno festeggiamo i 13 anni di attività. Il nostro obiettivo principale è quello di dare una mano alla casa, al suo funzionamento e accompagnare gli ospiti».
Il nome, come viene spiegato anche sul sito web della struttura, è “Amici di Shalom”, «perché tutti quelli che sono amici di don Dino, sono anche amici di Shalom. Il nostro obiettivo, da subito, è stato quello di accompagnarlo nell’avventura che ha intrapreso 14 anni fa con grande sacrificio. Un’avventura ‘faticosa e inquietante’, ma umanamente arricchente e allo stesso tempo entusiasmante».



L’associazione guidata dalla presidente Occhetta promuove progetti e iniziative a favore della casa alloggio e non solo, da eventi di raccolta fondi a feste per gli ospiti. Qualche sabato fa, a Casa Shalom, si è svolta la giornata del volontario, dedicata appunto ai soci e volontari dell’associazione, pomeriggio in cui si è svolta una festa, cui hanno partecipato tanti amici della struttura di Ponzana e occasione nella quale si sono rinnovate le quote associative e, probabilmente, c’è stato qualche nuovo ‘acquisto’, qualche nuovo socio-volontario che ha voluto iscriversi e fare parte dell’associazione. «Siamo qui da 13 anni – ha riferito Occhetta nel suo intervento – Giorno dopo giorno siamo riusciti a costruire nuove relazioni, a dare vita a iniziative, abbiamo imparato a sognare la vita e il suo domani in modo diverso, meno ansiogeno e più carico di speranze. Un traguardo che ci suggerisce un modo sempre nuovo di dare senso al nostro essere volontari in una casa per malati di Aids. La presenza giornaliera dei volontari in una struttura come Casa Shalom è fondamentale. Una presenza preziosa per gli operatori e gli ospiti. Nella nostra attività – spiega la presidente – siamo compagni di viaggio, condividendo fatiche e momenti di serenità con chi, forse, crede di non contare nulla e di essere giunto al capolinea. Questo il compito fondamentale dell’associazione e dei suoi volontari. Un impegno, una presenza giornaliera, in cui ci vuole costanza, coraggio, organizzazione e tanto, tanto entusiasmo».


Un sostegno, dunque, alle attività della casa, ai malati accolti nella struttura e agli operatori. «Anche quest’anno abbiamo promosso la festa di Natale con scambi di regali per gli ospiti, la festa di Primavera con la vendita di bonsai in collaborazione con l’Anlaids (associazione nazionale contro l’Aids), abbiamo partecipato al Banco farmaceutico, alla Caminada par Nuara promossa dai Lions Club a favore dei bambini autistici alla Tre pedaladi par i riseri organizzata dagli Alpini e alla tradizionale castagnata in piazza Duomo, sempre con gli Alpini e a favore di Casa Shalom. Abbiamo poi promosso per gli ospiti visite a mostre, uscite in piscina, al mare, in montagna al cinema». E ancora momenti di convivialità, come la festa proprio a Ponzana del 60° di matrimonio di due volontari. «Come ogni anno, poi, cerchiamo di dare una mano a chi forse sta peggio di noi. Abbiamo così aiutato i bambini malati di Aids di un centro in Etiopia e abbiamo dato una mano al micro-nido Primi Passi della Caritas, frequentato da bambini di molte nazionalità e che si trovano in difficoltà economiche. Un sostegno è stato dato anche all’Emporio solidale della Caritas. Oltre, quindi, a essere di sostegno agli ospiti e alla Casa di accoglienza, ci preoccupiamo di promuovere una cultura della solidarietà, per essere di integrazione ai servizi sanitari, socio-assistenziali, educativi e culturali».


Una realtà, gli “Amici di Shalom”, che a oggi conta, tra soci che sostengono l’attività economicamente, che danno consigli e suggerimenti per nuove iniziative, e volontari attivi settimanalmente nella Casa di Ponzana di Casalino, 170 iscritti. Complessivamente sono 30 i volontari che si alternano, di notte e di giorno, in base a precisi turni, nella struttura diretta e fondata da don Dino Campiotti.
L’associazione è una onlus e ha un Consiglio direttivo composto da sei persone, ha uno statuto, è iscritta al Centro Servizi per la provincia di Novara e all’albo Provinciale e Regionale del volontariato. Ha sede in via della Chiesa 3, proprio dove si trova la Casa Alloggio che ospita i malati di Aids.
«L’aiuto dell’associazione e dei suoi volontari – aggiunge don Campiotti – è fondamentale per la vita di Casa Shalom. Ci aiuta anche per ampliare i rapporti con l’esterno. Guai se non ci fossero i 30 volontari che settimanalmente stanno qui da noi, accompagnando gli ospiti, ascoltandoli. Al momento sono una decina gli ospiti della Casa», ospitati in camere singole e doppie, tutte dotate di servizi igienici autonomi. Una struttura riconosciuta dalla Regione come presidio socio assistenziale, con spazi comuni e per lo sviluppo di laboratori e attività creative, oltre ad aree verdi per attività ludico sportive.


La festa è stata animata dall’esibizione del gruppo de “I barlafus” e da un rinfresco per tutti i partecipanti.

Monica Curino

sabato 22 ottobre 2016

Casa Alessia: un nuovo centro di distribuzione vestiario, il tradizionale concerto e l'aiuto ai bambini colpiti dal terremoto



Non si ferma mai l'attività di Casa Alessia onlus, l'associazione del girasole, nata nel 2006 per ricordare la giovane Alessia Mairati e la mamma Paola e nata, soprattutto, con il grande obiettivo di realizzare il sogno di Alessia: aiutare i bambini poveri dell'Ecuador.
Da allora l'associazione, guidata dall'instancabile Giovanni Mairati, papà di Alessia, è arrivata in ogni parte del mondo, per dare un sostegno concreto ai piccoli in difficoltà. Dall'Africa all'India, giungendo proprio in questi ultimi mesi anche in Ecuador, la terra che aveva rapito il cuore di Alessia (come la ragazza raccontava nelle mail al suo 'papi chulo' direttamente dal Sud America). E poi ancora Nepal, Romania, Albania e, ovviamente, tanti, tantissimi aiuti, forniti anche in Italia, da Novara alle regioni che, in questi anni, sono state duramente colpite da eventi naturali devastanti. Dalle alluvioni che si sono abbattute su Liguria e Sardegna, sino ai terremoti che hanno colpito dapprima l'Abruzzo e ora, lo scorso agosto, Umbria, Toscana e Lazio.

Sono moltissime le novità di queste settimane che riguardano l'associazione della 'casetta'.
La novità principale è quella relativa a un nuovo spazio messo a disposizione di Casa Alessia da parte del Comune di Novara. Si tratta di un nuovo centro per la raccolta e la distribuzione di generi di prima necessità, abiti, scarpe e quello che occorre, il tutto per i più bisognosi. E’ quanto concesso, con una delibera di Giunta, dall'Amministrazione novarese. Uno spazio che raddoppia quanto già la realtà sta portando avanti negli spazi di via Fara 39, all’ex sede del Quartiere Nord, sala messa a disposizione nel 2014 dal Comune. Uno spazio aperto il primo lunedì di ogni mese, dalle 17,30 alle 19,30 e poi il terzo sabato di ogni mese, dalle 10 alle 12.
Le necessità sono cresciute, l’associazione ha fatto richiesta di questo nuovo spazio ed eccone la concessione. Sarà in via Monte San Gabriele 50 A, al quartiere Sud, dove ha anche sede un’altra associazione del Bene, l’Aism.
L’iniziativa è stata illustrata anche alcuni giorni fa, quando, alla sede di via dei Mille dell’associazione, è andata in scena la prima giornata del volontario. Ossia un intero pomeriggio-sera in cui i volontari di Casa Alessia hanno illustrato a tanti che hanno voglia di entrare nell’esercito del girasole quanto è stato fatto in questi oltre 10 anni di attività. Mairati, intanto, ha anche partecipato a un programma Rai, che sarà trasmesso in tv ai primi di novembre.
A fine mese l’associazione, inoltre, a testimonianza del costante impegno verso le popolazioni in difficoltà, partirà per Norcia, dove i volontari porteranno un importante aiuto alle popolazioni terremotate. L’aiuto sarà diretto a una scuola, grazie anche all'intervento della madrina di Casa Alessia, l'onorevole Catia Polidori. E poi il 17 novembre nuova edizione, la dodicesima, del Concerto per Alessia, come sempre ospitato al teatro Coccia. Protagonista il Brotherhood Gospel Choir del maestro Paolo Viana. I biglietti stanno già andando a ruba. Ci si può prenotare entro il 14 novembre ai numeri 333/3907055; 335/6624915 e 333/7031515.

E non è finita qui. Tanti gli appuntamenti per raccogliere fondi pro terremotati. Il prossimo è domenica 23 ottobre a Marano Ticino. Qui si terrà una spaghettata solidale, ovviamente all'amatriciana, a favore dei bambini colpiti dal sisma. Contributo minimo 10 euro per gli adulti e 5 per i bimbi. Sarà una giornata di incontri, intrattenimento e giochi. E poi aperitivo, merenda e castagnata. L'appuntamento è al Centro di aggregazione sociale di Marano. Si realizza grazie alla sinergia tra Casa Alessia e altre realtà del territorio, dal gruppo spontaneo L'Oasi agli Alpini a tanti altri. Una giornata che ha il patrocinio del Comune.


Monica Curino

martedì 11 ottobre 2016

"Dona un'orchidea": iniziativa targata Rotary per i malati indigenti del Kerala

Un'iniziativa per dare una mano negli ospedali pubblici indiani dello Stato del Kerala. E' l'obiettivo della manifestazione "Dona un'orchidea", che si terrà a Novara nel fine settimana del 15 e 16 ottobre.
L'iniziativa benefica è stata ideata dal Rotary Club Novara e sarà organizzata insieme al Rotary Club Novara San Gaudenzio e al Rotaract Novara per la Giornata Mondiale dell'Alimentazione, che ricorre appunto domenica 16 ottobre.Sabato 15 e domenica 16, dalle 10 alle 22, i tre Club novaresi saranno presenti nel Cortile del Broletto per realizzare il progetto "Dona un’orchidea! Dona cibo a chi soffre”. Per l'occasione regaleranno un'orchidea con due rami a coloro che doneranno un'offerta benefica di almeno 17 euro, per sostenere l'acquisto delle derrate alimentari per la preparazione di pasti da distribuire ai malati in stato di indigenza ricoverati negli ospedali pubblici indiani del Kerala.
"Consegneremo le offerte liberali frutto della generosità dei novaresi - spiegano i tre presidenti, Fabiola Sinigaglia (Rotary Novara), Antonio Poggi Steffanina (Rotary Novara San Gaudenzio) e Umberto Mongiardini (Rotaract Novara)- all'associazione Progetto Leonardo Onlus di Torino, che avrà il compito di trasferire in India la beneficenza raccolta in modo che giunga senza problemi all'Associazione indiana "Sehyoon" formata da volontari, realtà senza scopo di lucro con cui il sodalizio torinese collabora da molti anni, che prepara e distribuisce giornalmente più di 1500 pasti in tre distinti ospedali in Kerala".

Monica Curino

lunedì 10 ottobre 2016

Nrb e Casa Alessia: il cuore palpitante della solidarietà











Una serata magica, emozionante e piena di sorprese. Un’occasione in cui tutte le promesse fatte dai promotori, gli harleysti degli Nrb, gli N’Revolution Bikers di Giovanni Montipò, Marco Venticelli e tanti altri, e Casa Alessia del comandante Giovanni ‘Giò’ Mairati, sono state mantenute. E così il ‘baccano’ della solidarietà, ancora una volta, in pieno centro a Novara, ha vinto e ha dato una mano importante per due progetti portati avanti da due realtà solidali perennemente in movimento.
E’ successo domenica sera, a partire dalle 18, nella zona di piazza Martiri e poi lungo molte strade della città. Il clou, qualche minuto dopo le 19, quando duecento motociclette rombanti hanno sfilato per le vie di Novara con un solo obiettivo: dare una mano ai bambini che sono stati coinvolti nel terremoto che lo scorso 24 agosto ha sconvolto il Centro Italia, colpendo in particolare Umbria, Lazio e Abruzzo.
E’ il dato, molto significativo, della partecipazione alla moto sfilata, only custom, promossa dagli Nrb, i motociclisti della solidarietà che da ormai oltre un anno danno una mano importante alle associazioni di volontariato del territorio. Anche in questo caso il binomio, ormai inossidabile, è stato fatto con Casa Alessia, l’associazione del girasole. Un moto raduno che ha visto transitare in città Harley Davidson di ogni tipo, per la gioia di appassionati, di grandi e piccini. Sono stati in molti che hanno voluto immortalare le brillanti e rombanti due ruote. Qualcuno è riuscito anche a farsi un selfie in sella a queste straordinarie Harley Davidson.
Da piazza Martiri, con base dell’evento lo 049 (storico collaboratore degli Nrb), le Harley sono andate sino allo Sporting Village di corso Trieste, dove è andato in scena un animatissimo pit stop. Qui le HD hanno portato colore e rumore alla sede dei Mondiali di Pattinaggio per le foto e i saluti di rito con i campioni e la mascotte dell’evento sportivo. Il tutto sotto il patrocinio del Comune di Novara. Presente anche il sindaco Alessandro Canelli, con tanto di giubbotto Nrb e con lui l’assessore allo Sport, Federico Perugini. Una serata che è proseguita poi, sempre allo 049, tra eventi e birre, ovviamente a marchio Hordeum. Tanta la musica, il divertimento e l’allegria. Con un solo obiettivo: raccogliere fondi per chi si trova a vivere una situazione di difficoltà, di disagio.
Il ricavato (fatto anche dalla vendita di merchandising, tanto di Casa Alessia (magliette, cappellini, felpe, libri e tanti altri gadget, quanto anche degli Nrb, magliette e altri capi d’abbigliamento) andrà per il terremoto del Centro Italia, ma anche per il progetto portato avanti in Nepal da Casa Alessia. Un evento che ha visto la collaborazione anche di Lord Byron e tanta buona musica grazie all’orchestra spettacolo Nikola Tesla. Per gli organizzatori un grande successo della solidarietà, per cui ringraziano tutti i partecipanti e chi li ha ospitati. Davvero tanta la gente che ha risposto, fermandosi in piazza Martiri a osservare le Harley, ma anche a chiedere informazioni ai banchetti di Casa Alessia e degli Nrb. Sempre insieme per aiutare.
Monica Curino