Ha recentemente tagliato il traguardo dei sei anni di vita e, ogni giorno, cresce ed è a disposizione di chi – nella città di Novara e non solo – vive in difficoltà.
Stiamo parlando de la “Tenda di Sara”, centro
polivalente di sostegno alla maternità e all’infanzia e a favore di chi vive in
difficoltà, edificio che ha sede in via Azario 4, in pieno centro città. La
struttura è stata inaugurata il 12 settembre del 2010 e mano mano si è
arricchita di azioni a favore del prossimo.
Nelle scorse settimane è stato celebrato questo importante traguardo dei sei anni di vita. Una giornata in cui è stata apposta anche una targa per ringraziare Antonio Gonella, che donò la casa alla parrocchia di S. Eufemia per opere di bene, nella stessa occasione si è salutato don Federico Sorrenti, coadiutore delle Parrocchie Unite del Centro città, che all’interno della “Tenda di Sara” ha operato e che, dal primo settembre, è diventato parroco di Cerano.
Nelle scorse settimane è stato celebrato questo importante traguardo dei sei anni di vita. Una giornata in cui è stata apposta anche una targa per ringraziare Antonio Gonella, che donò la casa alla parrocchia di S. Eufemia per opere di bene, nella stessa occasione si è salutato don Federico Sorrenti, coadiutore delle Parrocchie Unite del Centro città, che all’interno della “Tenda di Sara” ha operato e che, dal primo settembre, è diventato parroco di Cerano.
A introdurre il pomeriggio, don Natale Allegra,
parroco delle Parrocchie Unite del Centro città. Presente anche Daniela Sironi,
responsabile della Comunità di S. Egidio, realtà attiva alla “Tenda” sin dall’inizio
con l’Ambulatorio di Pronta accoglienza (per il quale c’erano la responsabile,
suor Carla Miloni, suor Candida, tanti volontari e Mercedes Landires, anche
responsabile amministrativa dell’edificio) e alle Parrocchie del Centro.
«Oggi – ha detto don Allegra – siamo a celebrare tre
momenti importanti: i sei anni della struttura, la posa nell’androne di una
targa di ringraziamento per Antonio Gonella e il passaggio di don Federico, che
è stato con noi 13 anni, a Cerano. Abbiamo fortemente voluto la targa per il
signor Gonella, che, a metà anni ’80, ha donato questa casa affinché la
utilizzassimo a scopo educativo, che potesse servire all’attività dell’oratorio
e a compiere attività benefiche. E’ quanto stiamo riuscendo a fare dal giorno
dell’inaugurazione. Tutti gli anni celebriamo una messa in suo onore e della
sua famiglia. Con la targa vogliamo ringraziarlo ulteriormente. Questo centro,
reso possibile grazie alla sua donazione, ha un carattere molto innovativo, sin
dai suoi inizi».
A spiegare la storia della “Tenda di Sara”, Sironi:
«L’inaugurazione risale al 2010, ma il lavoro e la volontà di aprire questa
struttura risale ad altri sei anni prima. Era un luogo che volevamo diventasse
un posto dove la gente potesse crescere, superare le difficoltà e costruire la
sua vita – ha detto - Ecco che così ci siamo occupati di bimbi e mamme, passate
per “Casa Elisa”, appartamento che è stato gestito dalla Comunità per minori
Santa Lucia sino a circa un anno fa (l’istituto di via Azario 18 ha operato sin
dall’apertura all’interno della “Tenda”, poi, disponendo di un altro spazio,
l’attività si è spostata in un’altra sede, ndr). Le Parrocchie Unite del Centro
si occupano del catechismo e di seguire i ragazzi dell’oratorio. Noi
all’interno della casa abbiamo le lezioni della scuola d’italiano e
nell’alloggio prima gestito dal Santa Lucia, ribattezzato la “Casa di pace”,
ospitiamo profughi siriani, che accogliamo con i corridoi umanitari di S.
Egidio. E’ una casa che dà opportunità a genitori e bambini. Sei anni vissuti
senza clamore, nei quali abbiamo aiutato chi era in difficoltà. Un ricordo, in
quest’occasione, va a suor Nemesia. Senza di lei non avremmo potuto fare molto.
E’ stata una ‘spalla’ importante nel portare avanti questo progetto insieme a
Emanuela Rossi, all’epoca direttrice della Comunità Santa Lucia e a don Allegra
e a molti altri, che hanno creduto nel progetto».
L’Ambulatorio di pronta accoglienza si occupa invece
del Centro per l’infanzia Santa Giovanna Antida, che si trova al piano terra
della casa e che si occupa di distribuire alimenti, vestiario, latte per i bambini,
giochi, passeggini e quanto viene donato alla struttura. Si occupa di piccoli
tra 0 e 3 anni e 11 mesi e aiuta le mamme. «Dal 2010 abbiamo distribuito
vestiario e giochi ad almeno 10mila bimbi – spiega Landires – 1.800 ne abbiamo
aiutati quest’anno. Per il servizio di distribuzione latte e pannolini sono
7mila i piccoli aiutati, 1.500 solo quest’anno. La nostra è un’attività continua.
Insieme aiutiamo chi vive nel disagio».
Monica Curino
Monica Curino
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